Didattica
Nell’ambito delle attività di tutela e di promozione degli archivi è fondamentale informare, e formare, un numero sempre più ampio di possibili fruitori.
Fornire le nozioni di base per un approccio consapevole al bene culturale archivio e dare le indicazioni metodologiche essenziali per la ricerca documentaria: questi gli scopi prioritari che hanno mosso lo sviluppo dell’attività didattica della Soprintendenza archivistica per l’Umbria, ora divenuta Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche.
Progressivamente, si sono poi evidenziati i collegamenti, “necessari e inevitabili”, di quest’attività con gli interventi di ordinamento e inventariazione, con le iniziative di promozione, le mostre documentarie, le giornate di studi; in altri termini, è emersa la necessità di inquadrare organicamente la didattica nell’ambito della programmazione annuale e pluriennale dell’Istituto.
Non a caso, molti dei progetti sono stati realizzati in archivi dove si erano svolti o si stavano svolgendo interventi di ordinamento ad opera, o comunque con il coordinamento, di funzionari della Soprintendenza; oppure i progetti didattici sono stati essi stessi stimoli per interventi conservativi e di valorizzazione, come nel caso di alcuni archivi di istituti scolastici.
Dall’inizio dell’ultimo decennio, sia per scelte programmatiche, sia come risposta a sollecitazioni e richieste esterne, sono stati preferiti, piuttosto che attività episodiche e frammentarie, interventi strutturati, vale a dire veri e propri laboratori di ricerca, collegandosi così alla più innovativa ricerca pedagogica.
Tra i destinatari, la scuola è stato individuata come il soggetto principale al quale rivolgersi, e sono iniziate collaborazioni con istituti scolastici di vario grado: scuole d’istruzione primaria, scuole d’istruzione secondaria di primo grado e di secondo grado. Per gli studenti universitari, sono stati organizzati stages di ricerca storico-archivistica con cadenza annuale, tra il 20003 e il 2007, nell’archivio storico comunale di Norcia, in collaborazione con la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Perugia e il Comune di Norcia. Ad integrazione di queste attività, sono stati organizzati corsi di formazione per insegnanti.
Oltre a ciò, sono state programmate visite guidate agli archivi tutelati dalla Soprintendenza archivistica per l’Umbria, in particolare in occasione della settimana della cultura e di altri eventi culturali.
L’esperienza di questi anni, in situazioni molto varie e differenziate, ha maturato la convinzione che quella didattica è una delle attività più efficaci per diffondere la conoscenza del bene culturale archivio, ma più ancora di altre si evolve in maniera rapida, richiede aggiornamento continuo e creatività, e trova la realizzazione più efficace nella complessità organizzata di una rete di collaborazioni tra molteplici soggetti.
Pensare possibile l’accesso ai beni archivistici per i minori ha allargato il campo della nostra attività di formazione e informazione verso confini inaspettati e nuovi linguaggi.
Il lavoro di ricerca, con le sue modalità e possibilità, è stato reso accessibile ai più giovani, ai più “piccoli”, senza per questo perdere in scientificità. Ma di più: l’attività didattica permette agli archivisti di ripensarsi e di confrontarsi con modalità comunicative coinvolgenti.
Nel confronto con i minori, nel proporre loro la conoscenza di parti fondamentali del mondo adulto (e un archivio lo è) si può trovare l’occasione feconda per ri-scoprire l’archivio nella sua essenza: luogo generatore d’identità.
Carlo Rossetti