Attività culturali svolte nel 2015

La "Caduceo" racconta l’ONAOSI

 

 

 

Invito

 

La Mostra dedicata alla storia della ASSOCIAZIONE NAZIONALE CADUCEO, che amichevolmente denominiamo “La Caduceo”, è stata voluta per festeggiare i 50 ANNI DALLA NASCITA della medesima Associazione. Questa riunione di persone è espressione di grande parte degli Ex onaosini, gli “Ex”,presenti in Italia ed all’estero; cioè tutti quei convittori, collegiali, universitari, orfani o paganti figli disanitari, che hanno risieduto e studiato a vario titolo presso le strutture della meritevole FONDAZIONE che ha sede in Perugia, l’ONAOSI. Il Consiglio della “Caduceo”, su spunto del curatore designato, ha allora voluto celebrare questa sua significativa ricorrenza, soddisfacente espressione di longevità istituzionale, condividendola con le Autorità, la Città di Perugia, tutti i sanitari, gli Ex onaosini ed il pubblico che attraverseranno le medioevali sale della Rocca Paolina e del Centro Espositivo della Provincia in esse contenuto. Tutto questo attraverso una esposizione dedicata a ricordare la storia della Fondazione ONAOSI oltre che della Associazione Nazionale “Caduceo” stessa, che è una emanazione volontaria e indipendente di questo Ente. Con la mostra si vuole spiegare cos’è l’ONAOSI, raccontarne la storia, i meriti, le attività, le strutture attuali e antiche, indirettamente e intuitivamente la capacità di fornire occupazione e indotto. La mostra si sforzerà di delineare con documenti, immagini, ricordi, prodotti culturali e artistici degli “Ex”, le storie istituzionali di Fondazione ONAOSI e Associazione Nazionale “Caduceo”, ma soprattutto il modello formativo originario, che si è dimostrato vincente, pur nella consapevolezza che esso ha dovuto mutare ed adeguarsi ineluttabilmente per restare efficace ed al passo con i tempi. La mostra è uno strumento culturale scelto dal Consiglio della “Caduceo” per raccontare in sostanza la essenza e la missione dell’ONAOSI e per spiegare in tutte le attività espositive e ad esse correlate, come la “Caduceo” vuole che Esso sia e per taluni aspetti rimanga. La “Caduceo” vuole difendere l’ONAOSI nella sua integrità, come ha fatto da quando è stata fondata nel lontano 1965. La Fondazione è un raro modello assistenziale che offre ai suoi assistiti un valido aiuto sia materiale che morale, permettendo agli ospiti dei propri Collegi di diventare adulti consapevoli e pronti ad affrontare la vita e le sue difficoltà. Questa rara e magica alchimia, ben documentata nella sezione iniziale dedicata alla storia istituzionale, e che dura da oltre 100 anni, è stata possibile grazie alla interazione, compenetrazione tra un più che valido modello educativo e una più che oculata amministrazione dei beni della Fondazione stessa. Il rinnovarsi continuo di modello educativo e gestione ha permesso di fornire sempre il meglio ai propri assistiti con attualità. La “Caduceo”, da sempre al fianco dell’ONAOSI, ha lottato per la sopravvivenza dell’Ente; come nel 1976, riuscendo ad impedirne l’abolizione come “ente inutile”. Il percorso di mostra esordirà, come citato, con la storia istituzionale della Fondazione, il “contenitore” formativo in cui è custodito il prezioso “materiale umano”, per sgorgare come acqua fresca da una fontana nella storia istituzionale della “Caduceo” che rappresenta anche idealmente la vicenda di questo “materiale”, gli “Ex”. Dalle storie delle istituzioni si giungerà al frutto che basi formative comuni e solide hanno prodotto negli onaosini, attraverso la esposizione ampia dei prodotti culturali e artistici che essi hanno restituito alla società nel corso di molte generazioni. La mostra, che è senza scopo di lucro, avrà ingresso gratuito e si è basata sul volontariato di chi la ha organizzata con grande passione e sforzo in un fulmineo arco di tempo. Essa ha trovato nella Fondazione ONAOSI il suo primo collaboratore in quanto l’Ente ha messo a disposizione grande parte dei materiali per la sua realizzazione e due altri straordinari partner collaboratori che citiamo e ringraziamo parimenti all’ONAOSI stessa: la Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche e la Provincia di Perugia. La esposizione è organizzata con il Patrocinio della Regione Umbria e con il Patrocinio del Comune di Perugia che qui formalmente nominiamo e altrettanto parimenti ringraziamo. È stata resa possibile grazie all’appoggio di numerose figure e cariche che appaiono nell’elencazione del Comitato scientifico. Ringrazio personalmente come curatore e a nome del Consiglio direttivo della Associazione Nazionale “Caduceo”, al suo 50° anno di vita, tutte le Autorità, le Istituzioni, i partner tecnici e operativi e in generale le persone coinvolte, che ci hanno sostenuto e che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.


Giuseppe Marino Nardelli

 

 

 

 

 

La Rimpatriata 2015

 

martedì 11 agosto 2015 alle 17,30 nella chiesa Parrocchiale di Monteleone d’Orvieto


Ordinorno, stabilirno et deliberorno

 

Presentazione del libro:

Lo statuto del castello di Monteleone del 1407 volgarizzato nel 1643
di Sergio Giovannini


Intervengono:

il dr. Angelo Larocca, Sindaco del Comune di Monteleone,
il dr. Mario Squadroni, Soprintendente archivistico dell’Umbria e delle Marche,
il prof. Attilio Bartoli Langeli, Ispettore archivistico onorario
sarà presente e interverrà l’autore

 

Monteleone Orvieto

 

 

 

L’archivio di Maria Alinda Bonacci Brunamonti. Inventario

 

       

 

 

 

    Invito BRUNAMONTI

 

 

 

 

Sulla linea del fuoco 1915-2015 - Immagini e documenti dell’Italia nella Grande Guerra

 

La mostra, allestita negli spazi espositivi della Torre dei Lambardi di Magione, è stata ideata nell’ambito delle celebrazioni del Centenario dell'ingresso italiano nella Prima Guerra Mondiale


L’inaugurazione è prevista per domenica 24 maggio ore 11; presenzierà il sindaco di Magione e interverranno Giovanni Stelli, dell’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea e Vanni Ruggeri, presidente del Consiglio comunale con delega alla cultura.

La mostra, che si sviluppa sui quattro piani della Torre e resterà aperta fino al 2 agosto 2015, illustra la realtà degli anni della guerra, la vita nelle trincee, le comunicazioni tra i soldati e le proprie famiglie, la propaganda bellica e l’atmosfera che si viveva nel territorio magionese.

In esposizione documenti, provenienti in gran parte dall’archivio storico comunale di Magione, tavole di Achille Beltrame apparse sulla Domenica del Corriere, lettere e cartoline dei soldati e dei prigionieri di guerra, armi e cimeli.

L’iniziativa ha avuto il sostegno di Provincia di Perugia, Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche, Società operaia di mutuo soccorso – Magione, Avis Magione, Associazione Turistica Pro Magione, Officine Piccini e Umbra Label.

 

Locandina

Locandina della mostra

 

 

 

 

Torre

Magione, Torre dei Lambardi

 

 

 

 

 

 

 

 

Mostra: Per non dimenticare La Grande guerra 1915-1918

 

 

 

 

 

 

Deruta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Grande Guerra, Ferentillo

 

Inaugurazione della mostra: La Grande Guerra a 100 anni dalla Prima guerra mondiale


Biblioteca comunale di Ferentillo, ore 18,30

 

Nei giorni 23-24 e 30-31 maggio 2015 si terranno a Ferentillo, per volontà dell'Amministrazione comunale, diverse manifestazioni per il centenario della Prima guerra mondiale; tra queste anche un’esposizione di documenti, tratti dall'archivio storico comunale, lettere,diplomi cimeli e oggetti vari, a cura della Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche nelle persone delle funzionarie Giovanna Bacoccoli ed Elisabetta Bogini.

La mostra, allestita nei locali della biblioteca comunale, è articolata nelle seguenti sezioni: Uomini al fronte, Fronte interno, Morti e dispersi, Orfani di guerra, Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra, Assistenza grandi invalidi, Pensioni e sussidi di guerra, Onori militari, diplomi, cimeli e ricordi.

Con tale manifestazione, l'Amministrazione comunale, vuole ricordare, in quale maniera e a costo di quali sacrifici quest’area periferica del Regno d’Italia visse il conflitto mondiale.

Da questo Comune del centro Italia, allora di circa 2500 abitanti, partirono per il fronte 178 giovani Tale elenco é esposto nella sezione iniziale della mostra. Di questi soldati, 144 tornarono alle loro case negli anni 1919 e 1920, mentre 34 perirono in battaglia o per le malattie contratte al fronte. Di questi ultimi i nominativi sono elencati anch'essi nella sezione iniziale della mostra.

Mentre gli uomini lasciavano le famiglie, il consiglio comunale fu costretto ad affrontare problematiche nuove come la scarsità di grano e la necessità di un approvvigionamento vantaggioso per tutta la comunità e in particolare per le famiglie prive di uomini.

Intanto cominciavano ad arrivare in paese le tragiche comunicazioni di morte che tutte le famiglie temevano. Alla fine della guerra si fa la triste conta dei morti, feriti, invalidi e dispersi. Nell’immediato dopo guerra, arriva il tempo degli aiuti a mutilati, vedove, orfani, in generale le vittime del conflitto. Nella sezione successiva la documentazione inviata al sindaco di Ferentillo è prodotta dalle associazioni come l’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra, Opera Nazionale per la Protezione e Assistenza degli Invalidi di Guerra, Associazioni delle Madri e Vedove dei Caduti, istituzioni nate per non lasciare sole le persone che la guerra aveva dolorosamente colpito nel fisico e negli affetti più cari. Dal 1919 al 1925 vediamo attivarsi il Comitato pro monumento Ossario del Grappa che attraverso le Prefetture chiese contributi a tutte le comunità italiane per raggiungere il proprio fine; le solenni celebrazioni sotto l’Alto patronato del Re per le principali battaglie della guerra come quella di Montello.

Sono quindi esposti i documenti che attestano il conferimento di pensioni privilegiate e i risarcimenti di danni di guerra e in ultimo diplomi, onorificenze riconoscimenti e cimeli gelosamente conservati dalla cittadinanza di Ferentillo e riportati in Comune per ricordare l’impegno dei familiari nella Grande Guerra.

Giovanna Bacoccoli

Elisabetta Bogini


 

         ferentillo scalata piccola                            
   ferentillo retro