L’8 luglio 2012 alcuni esponenti della cultura umbra si sono riuniti a villa Fontana di Olmo per ricordare, a cento anni dalla sua morte, Ferdinando Cesaroni, deceduto proprio in questo luogo, all’epoca di sua proprietà. La commemorazione di quel centenario fu il primo atto di un gruppo di lavoro interdisciplinare che, con il coordinamento logistico della Soprintendenza archivistica, ha riunito in un “Comitato per le celebrazioni del centenario della morte di Ferdinando Cesaroni” alcuni esponenti della cultura locale che, in questi anni, hanno intrapreso studi e ricerche nel tentativo di far luce su uno dei personaggi più intriganti, anticonvenzionali e lungimiranti della recente storia perugina. Il lavoro di tutti è stato coordinato, in modo puntuale e rigoroso, da Luciano Giacchè, che è anche il curatore del volume che verrà presentato il prossimo 8 luglio, a palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria. L’opera, che raccoglie i contributi di Alessandro Bianchi, Mario Calzoni, Michele Chierico, Giampietro Chiodini, Marco Maovaz, Maria Luisa Martella, Marco Nicoletti, Manuel Vaquero Piñeiro, Mario Squadroni, vuole essere una prima ricostruzione organica, ancorché limitata al territorio umbro, di una storia personale e professionale estremamente ricca e complessa che si offre a più livelli di interpretazione. È, insieme, ritratto di un personaggio e affresco della società del tempo.
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