Il 18 gennaio è stata inaugurata a Ancona, presso il Museo archeologico nazionale delle Marche, la mostra dal titolo «La Musica segreta. Incontro con le ricchezze musicali marchigiane», realizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche in collaborazione con il Polo Museale delle Marche e con ARiM onlus – Associazione Marchigiana per la Ricerca e Valorizzazione delle Fonti Musicali e con il Patrocinio del Consiglio-Assemblea legislativa regionale della Regione Marche. L’intenzione è quella di portare all’attenzione del più vasto pubblico l’enorme ricchezza di quanto prodotto nel territorio dalla cultura musicale, qui estremamente diffusa e prolifica tanto da permettere non solo lo sviluppo di un pubblico eterogeneo - dai semplici appassionati e dilettanti agli studiosi, ai collezionisti, fino ai tanti artisti che hanno avuto i loro natali in territorio marchigiano, ma da influenzare l’economia, consentendo la nascita di laboratori e fabbriche per la produzione di strumenti musicali, l’edilizia e le arti in genere, stimolando infine la costruzione degli splendidi teatri tutt’ora vanto dei numerosi comuni delle Marche. Tale complesso di attività, protratta nei secoli, ha dato luogo alla formazione di un enorme tesoro documentario, che troppo spesso è rimasto nascosto in archivi privati o di enti religiosi come se raccontasse qualcosa di non importante, quasi “frivolo” e secondario rispetto alla concretezza del quotidiano. Ideata a ridosso dei tragici eventi tellurici del 2016 e 2017, l’esposizione – che non può che essere una parziale vetrina dell’enorme ricchezza musicale prodotta nel territorio (artistica,documentaria, artigianale e imprenditoriale) -, intende porre l’accento sulla necessità di conoscere e tutelare questo patrimonio spesso troppo poco noto e, soprattutto per ciò, maggiormente esposto al rischio di dispersione: per tale motivo si presentano numerosi documenti e immagini provenienti proprio dalla zona del cratere sismico e quindi al momento non facilmente fruibili.
La conoscenza della musica, che con la sua armonia crea legami e costruisce ponti talvolta inaspettati, può – nell’intenzione degli organizzatori – diventare uno dei punti di partenza di una rinascita culturale e identitaria di una realtà laboriosa e creativa eppure così gravemente ferita.
Alla realizzazione della mostra hanno contribuito - attraverso il prestito dei beni appartenenti al loro patrimonio - gli Archivi di Stato di Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno e le Sezioni di Archivio di Stato di Fano e Camerino; la Biblioteca statale di Macerata; i Comuni di Ancona, Ascoli
Piceno, Castel Fidardo, Recanati, San Ginesio e Visso; le diocesi di Ancona–Osimo e Camerino– San Severino Marche, la Cappella Musicale SS. Sacramento di Urbino; imprese marchigiane operanti nel settore, quali Eko Music Group e Sartoria Arianna; archivi privati (Piero Giorgi),
associazioni culturali (Altrosud, Corpo bandistico Castelferretti) e vari collezionisti (Collezione Capponi, collezione Ciarlantini).
Comunicato stampa (PDF 145 KB)
Eventi ARiM (PDF 161 KB)
Credits (PDF 207 KB)