La Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Marche, con sede in Ancona, è un organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali. È stata istituita come Soprintendenza archivistica dell’Umbria e delle Marche con DPCM 29 agosto 2014, n. 171 (soppresso dal DPCM n. 76 del 19 giugno 2019), riunendo in un solo istituto le precedenti Soprintendenza archivistica per le Marche e Soprintendenza archivistica per l'Umbria. Con il decreto ministeriale 27 novembre 2014, poi modificato dal decreto ministeriale 23 gennaio 2016, e a seguito delle modifiche introdotte all’art. 5 del Codice dei beni culturali e del paesaggio dalla legge 6 agosto 2015, n. 125 (di conversione in legge del decreto legislativo 19 giugno 2015, n. 78) è stata ridisegnata la distribuzione degli istituti periferici del MiBAC e sono state conferite alle Soprintendenze archivistiche anche le funzioni in materia libraria, modificandone la denominazione in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche. Le funzioni del nuovo istituto sono regolate dalla suddetta normativa e si svolgono attraverso attività finalizzate alla conoscenza e all'individuazione dei beni archivistici e librari e alla loro protezione e conservazione per la pubblica fruizione. A tal fine gli uffici di Ancona e di Perugia esercitano funzioni di tutela e vigilanza sul patrimonio archivistico e bibliografico non statale conservato nel territorio regionale di propria competenza, in collegamento con la Direzione generale Archivi, con la Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali e con il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali per le Marche e per l'Umbria. Sul territorio regionale umbro-marchigiano è conservato un rilevante patrimonio archivistico e bibliografico che costituisce fonte primaria per la conoscenza storica e la ricerca dal Medio Evo all'età contemporanea in ambiti di studio diversi.