La messa in sicurezza degli Archivi: storico comunale, notarile, giudiziario antico
e del Fondo antico della Biblioteca comunale di San Benedetto
Norcia fu comune medioevale, dal 1569 al 1816 fece parte della Prefettura della montagna con Arquata, Cascia, Monteleone di Spoleto e Visso; dal 1817 al 1860, divenne Governo distrettuale sotto la Delegazione apostolica di Spoleto per poi entrare a far parte dello Stato italiano.
L’archivio storico comunale con i fondi aggregati e gli archivi notarile e giudiziario antico erano conservati su due piani dell’ex Orfanatrofio Renzi nel Complesso monumentale di S. Francesco gravemente danneggiato dagli eventi sismici del 2016. Si tratta di circa 11.500 pezzi archivistici.
In particolare l’archivio preunitario consta di 2.850 unità circa comprendendo in questo numero i documenti dell’Archivio segreto sistemati in apposite cassette e le circa 600 pergamene conservate in idonei contenitori. I documenti più antichi risalgono al secolo XIII.
L’archivio postunitario è costituito da 3.500 pezzi circa tra registri e buste dal 1860 al 1960 con alcuni precedenti a partire dal 1853, mentre la consistenza dei fondi aggregati al Comune è di 1.053 unità comprese tra la fine del XV secolo e la seconda metà del XX secolo.
Il fondo giudiziario antico consta di circa 1000 pezzi archivistici dal 1569 al 1860.
L’archivio notarile mandamentale si compone di circa 2.750 unità e la data più antica risale al 1384; si segnala che da una coperta di riuso del protocollo del notaio Giovanni Girolamo Vertecchi proviene la Toseftà databile agli anni 1003-1004.
Le operazioni di trasferimento e messa in sicurezza, dirette da funzionari della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche-Ufficio di Perugia e realizzate anche con l’impegno dell’Amministrazione comunale, vengono di seguito esposte in ordine cronologico. A tali operazioni ha partecipato anche Rita Chiaverini di Norcia facente parte del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) e poi del Centro Operativo Avanzato Regionale (C.O.A.R.).
La documentazione degli archivi preunitario, notarile e giudiziario antico che si trovava al primo piano dello stabile, in seguito alle scosse dell’ottobre 2016, era crollata a terra incastrandosi tra le scaffalature e, nei giorni 23 e 24 novembre 2016, è stata trasferita e messa in sicurezza presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto.
Sempre a San Francesco si trova la sede della Biblioteca comunale di San Benedetto di cui sono stati spostati e messi in sicurezza, il 12 dicembre 2016, presso la Biblioteca comunale di Spoleto 1369 volumi del Fondo antico e 142 della Sezione locale; si vuole evidenziare la disponibilità della responsabile Carla Cesarini e del personale della Biblioteca stessa.
La “Franceschina” o “Specchio dell’Ordine Minore”, opera di edificazione spirituale, redatta in volgare umbro intorno al 1480 e attribuita a fra Giacomo Oddi è stata depositata presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto.
L’archivio postunitario con i fondi aggregati è stato trasferito nei giorni 26 e 27 maggio 2017 sempre presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto. Si sottolinea l’impegno dei colleghi della Sezione di Spoleto Luigi Rambotti, Maria Paola Bianchi, Paolo Bianchi, Floriana Cantafio, Simonetta Mancini, Maria Samuela Maran e Paola Orfei.