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Il Recupero dell’archivio storico comunale di Ussita e la Biblioteca del Cardinale Pietro Gasparri

Sul confine umbro - marchigiano, vicinissimo agli epicentri del terremoto che a partire dal 24 agosto 2016 ha sconvolto gran parte del centro Italia, si trova Ussita, guaita o università del Comune di Visso, divenuto comune autonomo nel 1913.

La parte più antica dell’archivio comunale di Ussita comprende il fondo della vecchia guaita o castello e delle parrocchie del circondario ed è costituito da 36 buste, 1 registro e 5 cartelle contenenti tavole catastali del territorio. È questa la sola documentazione che il 24 novembre del 2017, stante la precaria staticità dell’edificio e le scosse in atto, i Vigili del Fuoco di Fermo, i soli a cui era permesso entrare all’interno dello stabile, hanno potuto  prelevare. La stessa documentazione è stata poi presa in custodia dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio delle Marche e dagli stessi consegnata all’Archivio di Stato di Ancona. La restante parte dell’archivio storico, quello di deposito e l’archivio privato del cardinale Pietro Gasparri, lì conservato, si trovano ancora all’interno dell’edificio comunale in attesa di essere trasferiti al momento in cui prenderanno avvio i lavori di ristrutturazione. Il cardinale Gasparri, ussitano di origine, esperto di diritto canonico e personalità di spicco della gerarchia ecclesiastica,  fece di Ussita il suo buen ritiro, tanto è che presso la canonica della chiesa di Santa Maria Assunta,  era conservata la sua Biblioteca personale. Dopo gi ultimi eventi sismici la chiesa ha subito gravissimi danni e altrettanti ne ha subiti la canonica. La biblioteca del Cardinale Gasparri, costituita di circa 2000 volumi, di carattere prevalentemente teologico è stata prelevata, sistemata in 15 casse e trasferita presso dei locali messi a disposizione dalla Curia vescovile di Camerino. Alle operazioni di recupero e trasferimento hanno preso parte anche  i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio delle Marche e il dott. Luca Barbini, responsabile dell’archivio della Diocesi di Camerino.

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